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LOUNGE CHAIR SINUOSE COME UN’ONDA

Tongue - Artifort

Tongue progettata da Pierre Paulin e Geoffrey Harcourt nel 1967 è una poltrona dalla straordinaria espressività. Ha telaio in acciaio tubolare con molle orizzontali, è rivestita in tessuto stretch, è prodotta da Artifort e fa parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York. Semplicemente magnifica!

Panton Amoebe Chair - Vitra

La Panton Amoebe Chair di Verner Panton è uno splendido esempio di lounge chair che esprime a pieno lo spirito degli anni ’70. E’ prodotta da Vitra e, grazie allo schienale flessibile, garantisce massimo confort.

LE SCULTURE DI CASSETTI DI CAPPELLINI

Shiro Kuramata e la cassettiera Dinah

La collaborazione di Cappellini con il designer giapponese Shiro Kuramata, autore di molti pezzi di design ancora oggi molto attuali, iniziò nel 1987. Queste tre particolari cassettiere/scultura sono frutto di questa bellissima collaborazione.

Dinah - Cappellini

La recente riedizione della cassettiera Dinah è fedele al disegno originale di Kuramata: un’esile colonna in metallo tagliato al laser accoglie 18 cassetti in legno laccato bianco apribili su due fronti.

Pyramid - Cappellini

Pyramid è una struttura a tronco di piramide in metacrilato trasparente montata su ruote con 17 cassetti in metacrilato nero di dimensione decrescente.

Side 1 Side 2 - Cappellini

Side 1 Side 2 hanno invece una forma sinuosa: nella prima versione la facciata assume la forma di una esse, nella seconda l’onda crea un movimento concavo/convesso sulla facciata.

IL SEGNO INCONFONDIBILE DI VERNER PANTON

Panton Chair - Verner Panton

La Panton Chair è una delle icone più famose di tutti i tempi. Verner Panton, dopo anni di lavoro, mise a punto il prototipo nel ’60 e nel ’67 iniziò la produzione in serie. Grazie alla modernità del materiale e alla particolarità della forma che segue sinuosamente l’anatomia del corpo, fu subito un grande successo. Stampata a iniezione da un blocco unico di polipropilene, impilabile fino ad un massimo di 5 elementi, disponibile nella classica finitura lucida e nella versione satinata, la Panton Chair è a proprio agio in qualsiasi tipo di ambiente. E’ stata oggetto di tantissime rielaborazioni: Vitra stessa, l’azienda che la produce, nel 2010 ha indetto un concorso invitando decine di designer a reinventarla (vinse quella di Jump Studio, seconda quella di Ben Adams Architects). Nell’interpretazione Him & Her di Fabio Novembre per Casamania, l’ergonomia della forma della Panton viene portata all’eccesso per assumere le forme di corpi nudi. Invece il designer Peter Jakubik con la provocatoria Panton DIY dà le istruzioni per farsi da soli una simil-Panton Chair partendo da un tronco d’albero.

VOLUMI CHE GALLEGGIANO

Carola Vannini

Questo appartamento nel centro di Roma è stato oggetto di una profonda ristrutturazione curata dall’architetto Carola Vannini. L’esigenza dei proprietari di avere più luce naturale è stata soddisfatta ripristinando alcune finestre e rendendo  gli spazi più fluidi con l’eliminazione di murature interne. L’originale motivo conduttore del progetto è la presenza di fughe luminose con fasce di led multicolore che staccano le murature dal soffitto e dal pavimento rendendo leggeri i volumi interni grazie ad un effetto di galleggiamento. La cucina, divisa dal resto dell’ambiente con grandi porte scorrevoli a scomparsa, può all’occorrenza essere completamente chiusa. Nel corridoio che organizza la zona notte è stato creato un gioco di vuoti e pieni con nicchie illuminate alternate a scaffali. La luce e il bianco dominante negli ambienti mette in risalto la pavimentazione in legno scuro.

OSSO, OLIVE E BRERA

Osso - Mattiazzi

La sedia in rovere Osso di Ronan & Erwan Bouroullec ha un disegno molto sofisticato e sensuale: 4 elementi di forma arrotondata formano la seduta e lo schienale, uniti alle gambe da incastri. E’ prodotta da Mattiazzi con grande cura artigianale, tecnologie high-tech e attenzione alle materie prime.

Olive - Swedese

Olive di Claesson Koivisto Rune per Swedese è una sedia impilabile in rovere. La naturale variazione delle venature del legno su schienale e seduta rende ogni esemplare leggermente diverso dall’altro.

Brera - Pedrali

Brera di Pedrali è piccola e confortevole come i locali del famoso quartiere di Milano da cui prende il nome. Il design è di Pedrali Lab, la struttura è in legno massello di rovere mentre il sedile e lo schienale sono in tamburato.