Per la loro grande presenza scenica, queste tre lampade a sospensione di Luceplan ricordano l’atmosfera suggestiva e misteriosa dello spazio abitato da astronavi e corpi celesti.
La nuova lampada Amisol disegnata da Daniel Rybakken ricorda una vela solare.
La potente fonte luminosa colpisce con un fascio di luce il disco leggerissimo che diffonde e riflette la luce.
Il disco, realizzato con un film bianco traslucido o con una membrana a specchio metallizzata tesi su un profilo circolare in alluminio, è collegato alla sorgente luminosa con delle aste sottili.
La lampada può essere orientata in qualsiasi direzione modificando la rotazione del disco.
La sfida progettuale di Amisol è stata realizzare una lampada a sospensione che occupasse un ampio spazio fisico pur avendo un volume minimo.
Nonostante il suo carattere fortemente tecnico, questa lampada ha un fascino magico e misterioso.
La lampada Soleil Noir firmata dallo Studio Odile Decq è caratterizzata da linee fluide e molto eleganti che trasmettono una sensazione di dinamismo.
Per rimanere in tema di fantascienza, la lampada Soleil Noir invece ci ricorda un misterioso disco volante.
Grazie alla tecnologia che permette un design al limite dell’impossibile, questa sospensione è un oggetto che sfida le leggi della statica.
La lampada, sostenuta da un solo cavo asimmetrico, mantiene il suo equilibrio baricentrico grazie agli spessori del corpo che variano da 8 a 25 mm.
Con la sua geometria, la lampada Compendium Circle creata da Daniel Rybakken ricorda gli anelli planetari.
Il design essenziale e leggero gioca con la figura del cerchio, simbolo dell’armonia per eccellenza.
Grazie agli ingombri contenuti offerti dalla tecnologia led, il profilo circolare mantiene spessori limitati.
La fonte luminosa può essere installata per consentire un’emissione diretta se orientata verso il basso oppure una luce diffusa se rivolta verso l’alto.
Combinando fino a tre anelli di diametri differenti si possono creare configurazioni diverse per scenari di grande impatto estetico.
Lampade a sospensione contemporanee che sanno di fantascienza
Lo studio di design svedese Front ha disegnato una lampada per il brand Zero che si chiama Hoop.
Nella gabbia metallica colorata è contenuto un diffusore opalino.
Grazie alla forma morbida e schiacciata del diffusore, la luce sembra materializzarsi prendendo corpo e peso.
In questo modo la luce diventa espressiva e sembra quasi essere un misterioso essere vivente mollemente adagiato sul fondo della gabbia.
Nonostante la semplicità degli elementi che la compongono, la lampada Hoop ha qualcosa di magico e sorprendente.
Tutte le componenti elettriche sono nascoste in modo da far sembrare la gabbia e il diffusore completamente indipendenti.
La gabbia della lampada è proposta da Zero nelle colorazioni bianco, nero, blu e arancio.
Lo studio Front fondato da Anna Lindgren, Charlotte von der Lancken e Sofia Lagerkvist ha alle spalle una lunga collaborazione con Zero.
Per questo brand aveva già disegnato la lampada Plane (foto sotto) che sembra in qualche modo imparentata con la nuova Hoop.
Nuova lampada Hoop : la luce riposa dentro la gabbia
Nei giorni dell’ultima edizione del London Design Festival è stata organizzata “Re-Considering Canon”, una esposizione di progetti curiosi che sfidano i canoni del design contemporaneo.
Fra i nove partecipanti rappresentati dalla Gallery FUMI, c’era anche lo studio di Londra Glithero di Tim Simpson e Sarah van Gameren.
Il duo ha presentato “Domino light”, una lampada che si accende grazie alla dinamica del gioco del domino.
La lampada è costituita da un set di tasselli in rame e da una struttura realizzata con il materiale HI-MACS® Dark Night resistente e isolante sulla quale è montata una lampadina.
Alla base della Domino light è presente un domino “rocker” che dà l’avvio al movimento dei tasselli.
Al termine è stato invece posizionato un domino “ricevitore”.
Nella struttura è inoltre previsto uno spazio che contiene tutti i tasselli non utilizzati.
Per accendere la lampada, occorre far cadere i tasselli in rame che sono stati precedentemente disposti in una configurazione qualsiasi.
Toccandosi, i tasselli chiudono il circuito elettrico facendo così accendere la lampadina sulla sommità della struttura.
Il gioco del domino richiede una certa abilità: se il giocatore è stato bravo, la luce si accende sulla struttura che non a caso ha una forma che ricorda un trofeo.
I designer di Glithero commentano così la loro geniale e divertente “invenzione”:
“Avevamo deciso di focalizzarci sul momento in cui la luce si accende, rendendolo meno istantaneo per creare un naturale link, quasi un’intimità tra il fruitore e l’oggetto.
In questo modo inoltre è anche più evidente e tangibile il rapporto tra materiali ed elettricità”.
Domino light : chi è bravo nel gioco del domino accende la luce
Come tutte le discipline, il design è continuamente in evoluzione.
Quello contemporaneo spesso prende spunto da oggetti che esistevano già nel passato e li rielabora assecondando i gusti e le esigenze attuali.
Per essere modernizzate, solitamente le forme “antiche” vengono rese più essenziali depurandole dagli elementi decorativi per avvicinarsi a quella che si potrebbe definire l’essenza dell’oggetto.
Per creare la lampada R2, il designer David Abad si è ispirato ai classici lampadari “chandelier” e ha spinto l’esercizio del “togliere” fino ad arrivare alla semplice forma del cerchio.
Un minimalismo che è reso possibile dalle nuove tecnologie che rendono disponibili corpi illuminanti di dimensioni sempre più contenute.
La sezione dell’anello che costituisce la sospensione è quella sufficiente a contenere le fonti luminose a LED.
La lampada R2 emana una luce diffusa ed è proposta dal brand BLux nei tre diametri 60, 90 e 120 cm, con finiture in quercia naturale, bronzo, bianca o nera opache.
Grazie ai cavetti che si incontrano sopra il centro del cerchio, la sospensione è facile da installare.
La lampada a sospensione Kup di Tim Brauns invece si basa su un concetto che nasce già moderno:
la sequenza di faretti con la testata smussata è montata su una struttura con elementi lineari che si incontrano.
Questo sistema modulare dall’immagine grafica che comprende le due varianti Kup 1 e Kup 2 si presta anche a configurazioni multiple se la dimensione dell’ambiente lo richiede.
I faretti a luce diretta sono proposti da BLux nelle finiture nera opaca, oro e bronzo.
Lampade a sospensione R2 e Kup di BLux