Tongue progettata da Pierre Paulin e Geoffrey Harcourt nel 1967 è una poltrona dalla straordinaria espressività. Ha telaio in acciaio tubolare con molle orizzontali, è rivestita in tessuto stretch, è prodotta da Artifort e fa parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York. Semplicemente magnifica!
La Panton Amoebe Chair di Verner Panton è uno splendido esempio di lounge chair che esprime a pieno lo spirito degli anni ’70. E’ prodotta da Vitra e, grazie allo schienale flessibile, garantisce massimo confort.
La sedia in rovere Osso di Ronan & Erwan Bouroullec ha un disegno molto sofisticato e sensuale: 4 elementi di forma arrotondata formano la seduta e lo schienale, uniti alle gambe da incastri. E’ prodotta da Mattiazzi con grande cura artigianale, tecnologie high-tech e attenzione alle materie prime.
Olive di Claesson Koivisto Rune per Swedese è una sedia impilabile in rovere. La naturale variazione delle venature del legno su schienale e seduta rende ogni esemplare leggermente diverso dall’altro.
Brera di Pedrali è piccola e confortevole come i locali del famoso quartiere di Milano da cui prende il nome. Il design è di Pedrali Lab, la struttura è in legno massello di rovere mentre il sedile e lo schienale sono in tamburato.
Misteriosa creatura della fauna marina o mutazione genetica? Aster Papposus di Fernando & Humberto Campana per Edra è un’ampia seduta composta da due volumi complementari sovrapposti in poliuretano espanso e piuma senza struttura rigida.
Il divano/nido Boa dei fratelli Campana per Edra è un tubolare rivestito in velluto di circa 100 metri intrecciato in modo irregolare, riempito di poliuretano espanso e piume d’oca.
Moltiplicazione cellulare, manipolazione genetica, reazione chimica? A questo si ispirano le nuove sedute Mutation del designer Maarten De Ceulaer presentate quest’anno al Salone del Mobile di Milano. Sono pezzi unici, uno diverso dall’altro, fatti di tante spugne sferiche rivestite di velluto.
Togo, disegnato nel 1973 da Michel Ducaroy per Ligne Roset, è un divano dalla forma anticonformista e dalle linee tipiche degli anni ’70 ma ancora oggi è molto attraente. Il rivestimento trapuntato con lavorazione a pieghe, le linee avvolgenti e la seduta morbida offrono grande confort.
Nonostante le linee più asciutte e geometriche, anche Bahir di Jörg Boner per Cor è invitante e adatto ad un uso molto informale. Le impunture disegnano la seduta e ai lati si aprono a raggiera per accompagnare la linea dei braccioli.
Foliage di Patricia Urquiola per Kartell si ispira agli alberi. La struttura con gambe rotonde che ricorda i rami sorregge la seduta dove le impunture disegnano delle grandi foglie. Morbido e accogliente con due posti comodi, Foliage può essere posizionato a centro stanza in quanto le impunture corrono anche sul retro.
… invece è il pouf Texelaar Ottoman di Christien Meindertsma per Droog realizzato avvolgendo un filo continuo di lana di pecora.