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Divani con schienali riposizionabili : perché hanno successo

 

divano Lovely Day Desirée

Divani con schienali riposizionabili

E’ difficile dire quale sia stata la prima azienda a “inventare” i divani con gli schienali riposizionabili…
ma ciò che è certo è che tantissime altre aziende l’hanno già seguita, dalle marche di alta gamma per arrivare fino all’Ikea.

Perché hanno successo?

Questa nuova tipologia di divani sta avendo successo perché è la soluzione di un problema: il divano classico con lo schienale fisso ha un solo fronte.

Il problema non esiste quando il divano è posizionato spalle alla parete ma si avverte invece quando è posto in centro stanza.

Nelle case meno recenti difficilmente si metteva il divano al centro della stanza perché normalmente le dimensioni del salotto non lo permettevano.

Oggi invece sempre più spesso il salotto, la camera da pranzo e la cucina convivono nel living, un ambiente ampio dove non è raro che il divano debba stare in posizione più centrale.

divano Sanders Ditre

In questo caso lo schienale del divano, anche se basso, traccia un confine che divide l’ambiente in aree funzionali precise.

Inoltre nel living c’è quasi sempre anche la televisione che, dettando il verso del divano, facilmente fa sì che quest’ultimo dia le spalle alla zona pranzo e/o alla zona cucina.

Quando non si sta guardando la TV ma ad esempio si sta cucinando mentre si chiacchiera con gli amici qualcuno potrebbe volersi accomodare sul divano… che però è rivolto dalla parte opposta!

Divano Jest Fancy Samoa

Per ovviare a questa situazione inizialmente alcune aziende hanno introdotto nei loro sistemi componibili degli elementi utili a costruire dei divani bifronte.

In questo caso però, dovendo contrapporre due sedute, la profondità totale del divano diventa notevole e quindi l’ambiente deve essere veramente grande per poterlo accogliere.

Ed ecco che finalmente arriva la novità del divano con gli schienali riposizionabili.

divano Moss Divanidea

Come sono fatti?

Questo tipo di divani è formato da una seduta appoggiata a terra o con piedini e da schienali che possono essere posizionati in qualsiasi punto della seduta.

Lo schienale è un volume indipendente dalla seduta ed è zavorrato, dotato cioè di un meccanismo a peso o di una lastra di acciaio che fa sì che non si sposti anche quando la persona vi si appoggia.

divano Philip Air Artnova

I vantaggi dei Divani con schienali riposizionabili

Non avendo un verso prefissato, questi divani risultano molto più versatili: basta spostare gli schienali per invertire il fronte del divano rivolgendolo nella direzione desiderata. In altre parole: il divano si trasforma a seconda della situazione.

Ma non solo: lasciando solo uno schienale ad un estremo, il divano diventa chaise-longue oppure togliendoli tutti si trasforma in un letto per gli ospiti.

I sistemi sono tutti componibili, quindi è facile creare la configurazione che più si addice allo spazio e alle esigenze.

Inoltre, essendo ormai molte le aziende che propongono questo tipo di divani, non è difficile trovarne uno che rientri nel budget a disposizione… ce ne sono veramente di tutti i prezzi.

Anche perché dal punto di vista costruttivo la forma semplice di questi divani non implica lavorazioni particolarmente sofisticate.

divano Endor Desirée

… e gli vantaggi?

Per funzionare lo schienale deve essere un volume piuttosto grande e non troppo alto, con un’ampia base di appoggio e la seduta deve essere piatta.

Questi fattori tecnici limitano la creatività dei designer, quindi lo svantaggio potrebbe essere che dal punto di vista estetico questi divani si assomigliano un po’ tutti.

Al di là dei tessuti, dei colori e delle proporzioni, per differenziarsi ai vari marchi non resta che giocare sui dettagli: i piedini, le cuciture a vista, i bordi o le rifiniture.

La forma dei cuscini/schienali può variare… ma non troppo:
può essere più rettilinea o più panciuta e lo schienale può essere singolo oppure doppio per formare un angolo.

Divani con schienali riposizionabili

Quindi i Divani con schienali riposizionabili piaceranno a chi ama le forme semplici, minimali e asciutte.

Probabilmente invece non è nelle corde di chi preferisce i divani più morbidi, avvolgenti e sagomati.

E anche se normalmente tutte le aziende propongono un secondo cuscino da aggiungere al volume/schienale, sicuramente questa tipologia non potrà piacere a chi ritiene comodi solo i divani con lo schienale alto e ampio.

Divani con schienali riposizionabili : perché hanno successo

Lampade Lee Broom : eleganti geometrie luminose

Lampade Lee Broom

Lampade Lee Broom : eleganti geometrie luminose

Il designer inglese Lee Broom viene dal settore della moda e ha collaborato con marchi del calibro di Christian Louboutin, Mulberry, Bergdorf Goodman e Wedgwood.

In seguito a queste esperienze, Lee Broom nel 2007 ha fondato l’azienda che prende il suo nome per creare, produrre e distribuire lampade, arredamento e accessori di alta gamma.

Il design firmato Lee Broom reinterpreta in modo contemporaneo, sobrio ed elegante gli stili classici del passato.

In queste immagini mostriamo alcune lampade a sospensione.

Lampade Orion Lee Broom

La collezione modulare Orion si basa sull’abbinamento sfere e tubi luminosi e dorati.

Giocando sulle varie combinazioni e sul montaggio in orizzontale e verticale si possono creare infinite configurazioni.

Lampada Orion Lee Broom

Nelle versioni oro, argento e nero di Fulcrum, una sfera interrompe il cilindro.

Questa sospensione è bellissima quando è moltiplicata.

Lampada Fulcrum Lee Broom

Lampada Fulcrum Lee Broom

Infine la sospensione Eclipse è il risultato dell’intersezione di due dischi, uno in cromo specchiato e uno opaco in acrilico.

Le diverse superfici dei materiali creano dei giochi di luci e di sagome riflesse che cambiano l’aspetto della lampada a seconda del punto di vista.

Lampada Eclipse Lee Broom

Lampade Lee Broom : eleganti geometrie luminose

Case prefabbricate modulari a Londra e dintorni

Cube Haus

Case prefabbricate modulari a Londra e dintorni

Il settore delle case modulari prefabbricate ha un grande potenziale, quindi sempre più aziende vi si affacciano presentando nuovi progetti.

Cube Haus

La proposta della start up Cube Haus attiva a Londra e dintorni punta sul design:

l’obiettivo è rendere accessibile delle case prefabbricate ad alto valore progettuale anche a chi non può permettersi la consulenza di architetti e designer di interni di elevato livello.

Cube Haus riesce a soddisfare questo obiettivo grazie ad un modello di business che crea delle efficienti economie di scala.

Cube Haus

Il team di progettisti incaricati dall’azienda costituito da architetti e designer fra i migliori dell’Inghilterra ha già progettato quattro prototipi di case modulari prefabbricate.

Le diverse soluzioni abitative sono state studiate per adattarsi a terreni di piccole dimensioni, sia in città che nelle zone rurali oppure addirittura anche sui tetti degli edifici.

Case prefabbricate modulari a Londra e dintorni

Le case potranno anche essere installate su terreni che verranno acquistati direttamente da Cube Haus.

L’obiettivo della start up è costruire 100 esemplari di case modulari prefabbricate in legno lamellare entro i prossimi cinque anni.

Cube Haus

Cube Haus

Case prefabbricate modulari a Londra e dintorni

Novità Pedrali : non solo sedie

Novità Pedrali

Novità Pedrali : non solo sedie

In questo articolo presentiamo alcune novità lanciate dal brand Pedrali.

poltroncina Soul

Dalla nuova collaborazione con il designer catalano Eugeni Quitllet nasce Soul, una poltroncina che, nonostante il nome, di anime ne ha due.

Una è la nostalgia del passato rappresentata dalle curvature sinuose della struttura in faggio, l’altra invece è proiettata nel futuro con l’impiego del policarbonato per il sedile ergonomico.

In questo modo il sedile, abbracciato dallo scheletro, sembra sospeso.

CMP Design firma per Pedrali due progetti, gli sgabelli Nym che vanno ad arricchire l’omonima collezione di sedie e la serie di sedie per esterni Tribeca.

sgabello NYM Pedrali

Lo sgabello Nym evoca le sedute Windsor inglesi con un disegno più essenziale che risponde alle esigenze della produzione industriale.

La bellezza naturale del legno massello di frassino è al centro del progetto, senza aggiungere alcun orpello decorativo.

Lo sgabello Nym è proposto in due diverse altezze, anche con gambe a slitta in tondino d’acciaio oppure con base girevole. In più si aggiungono anche le versioni imbottite.

sedie Tribeca Pedrali

La collezione outdoor Tribeca reinterpreta le classiche sedute da terrazza anni Sessanta realizzate in acciaio con intreccio.

L’incordatura alternata sul telaio tubolare dà ritmo e leggerezza alle diverse tipologie di seduta che costituiscono al collezione: sedia, poltroncina e sgabello in due diverse altezze.

Infine concludiamo con un tavolo.

tavolo Elliott Pedrali

Si tratta di Elliott disegnato da Patrick Jouin, un tavolo con stelo centrale esile e slanciato.

La colonna in estruso di alluminio di forma trilobata si separa in tre piedini in pressofusione di alluminio.

Leggero e funzionale, il tavolo Elliott è adatto anche per l’outdoor ed è proposto in tre diverse altezze, anche con ripiano reclinabile per essere riposto ottimizzando gli spazi.

Novità Pedrali : non solo sedie

L’antica tecnica del vetro soffiato incontra il design contemporaneo

Tavolini Mastea Miniforms

L’antica tecnica del vetro soffiato incontra il design contemporaneo

Avete mai visto all’opera un maestro vetraio mentre realizza un oggetto in vetro soffiato?

Io ebbi questa fortuna da piccola quando i miei genitori in occasione di un viaggio a Venezia mi portarono a Murano.

Lo spettacolo mi colpì talmente tanto che ancora me lo ricordo:

vedere la massa incandescente del vetro fuso sulla sommità della “canna da soffio” diventare una bolla e poi prendere forma quando l’artigiano soffiò dall’altro lato della canna fu sorprendente.

L'antica tecnica del vetro soffiato

La tecnica del vetro soffiato

La tecnica del vetro soffiato non solo necessita di una notevole capacità polmonare, ma anche di una rara abilità nel modellare il materiale.

La diffusione di questo metodo di produzione antichissimo risalente addirittura al I° millennio a.C. ampliò enormemente il mercato perché abbatté i costi dei manufatti in vetro.

Nella civiltà Romana i vasi e le bottiglie in vetro divennero molto comuni e già allora le piccole isole vicine a Venezia erano un luogo di produzione importante.

Nel corso del XIII secolo i maestri artigiani veneziani si dedicarono sempre più alla produzione di oggetti di lusso come ad esempio stoviglie e specchi.

Nella lavorazione del vetro soffiato vengono utilizzate due tecniche: il soffio libero e il soffio in stampo.

Nel primo caso l’oggetto viene modellato manualmente utilizzando l’aria e pochi attrezzi.

Nella tecnica di soffio in stampo invece l’artigiano soffia con la canna all’interno di uno stampo per far aderire il vetro incandescente alle pareti dello stampo stesso.

Tutt’altra cosa è la produzione meccanizzata del vetro che può essere totalmente delegata alle macchine oppure più vicina al metodo artigianale nel caso in cui l’artigiano ancora debba controllare alcune fasi del processo.

Tavolino Mastea di Miniforms

Tavolini Mastea Miniforms

Il tavolino Mastea che vedete in queste immagini è stato disegnato da Matteo Zorzenoni per Miniforms ed è realizzato dai maestri vetrai di Murano.

Il design contemporaneo prende forma secondo la tecnica antica della lavorazione del vetro soffiato.

L’antica tecnica del vetro soffiato incontra il design contemporaneo