Con questo post auguro a tutti voi un bellissimo Natale suggerendovi dei portacandele colorati che renderanno ancora più magica l’atmosfera della festa. Il primo è di Philippe Starck per Kartell, si chiama Abbracciaio ed è fatto di alluminio. Posizionandone due uno di fronte all’altro, l’effetto che si crea è quello di un abbraccio.
Clip Candle Holder disegnato da Nendo per Discipline è un portacandela che si adatta a candele di diametro diverso grazie alla flessibilità dei quattro elementi metallici a pinza che insieme formano una sorta di gabbia.
Infine Flag di Jonas Wagell per Normann Copenhagen rivisita in modo stilizzato e moderno la forma dei portacandele con il manico che si usavano una volta quando ancora non c’era la luce elettrica.
Sull’onda del trend del vintage, il team creativo di Diesel ha disegnato per Moroso Overdyed, una sedia e una poltroncina dal sofisticato sapore retrò. Su una base di tondino di acciaio piegato sono assemblati schienale, seduta e braccioli (solo nel caso della lounge chair) in multistrato di frassino tinto all’anilina con una particolare tecnica ad “effetto stracciato” che enfatizza l’aspetto vissuto. Le due sedute Overdyed si accompagnano con un tavolino trattato con la stessa tecnica manuale.
Anche Restart Milano propone una coppia di sedute (sedia e poltroncina) che reinterpretano il design anni ’50. La particolarità delle sedute 40 + 10 è la presenza del bracciolo su un solo lato. Anche in questo caso la struttura è in tondino metallico ma lo schienale e la seduta sono imbottiti e rivestiti in tessuto.
Se fate parte del popolo sempre più numeroso degli appassionati di cucina starete già pensando a cosa cucinare per le cene di Natale e fine anno. Se poi siete anche appassionati di design, che ne dite delle pentole Terra.Cotto di Sambonet? Io le trovo bellissime. Con la loro forma grafica e pulita declinata nelle tonalità salvia, menta, zafferano, pepe e noce moscata sono perfette anche da portare in tavola. E poi si sa la terracotta distribuendo gradualmente il calore, è perfetta per preparare ad arte i piatti della tradizione mediterranea. Tornando al design… la scorsa primavera in occasione della manifestazione Convivio, la designer Stefania Vasques aveva creato la capsule collection “Terra.Cotto Red Edition”. Questa edizione speciale non a caso tutta in rosso aveva contribuito a sostenere l’Anlaids, l’Associazione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS. Peccato che ora non sia più disponibile… avrebbe potuto essere un bel regalo per Natale.
Colour di e15 è una lampada che crea nello spazio un’atmosfera suggestiva fatta di colori tenui e riflessioni. Caratterizzata da un design semplice e alternativo rispetto a quello delle tradizionali lampade, Colour si appoggia al muro ed è costituita da due pannelli di vetro uno rosa e l’altro blu che vengono illuminati da un diffusore a luce bianca di forma circolare. A seconda di come sono sovrapposti, questi tre elementi creano giochi di luce diversi che mutano nell’intensità dei colori. Colour disegnata da Daniel Rybakken e Andreas Engesvik più che una lampada è un quadro/scultura che trasforma la luce in forme geometriche.
Anche il tavolino Shimmer gioca con le tonalità tenui e iridescenti del colore. Come suggerisce il nome Shimmer che in inglese significa “bagliore”, questo tavolino ha qualcosa in comune con l’arcobaleno: il particolare effetto cangiante è infatti creato dalla luce che filtra attraverso la speciale finitura multicromatica del cristallo acidato. Guardando il tavolino da angolazioni diverse, i colori cambiano. Shimmer è disegnato da Patricia Urquiola per Glas Italia.
Lo stile dell’interno di questo grande chalet situato vicino a Megeve arredato da Lionel Jadot si potrebbe descrivere in una sola parola: contaminazione. Stili, colori, oggetti decorativi disomogenei, arredi di diverse tipologie, epoche e provenienze si mescolano in un insieme variegato. Pezzi di modernariato ma anche semplicemente vecchi scelti nei mercatini, cose in stile rustico, cineserie, elementi in stile industrial, tessuti e colori inaspettati creano un apparente disordine che però sorprendentemente si risolve in un insieme armonico e accogliente. Il tutto in un contesto tipicamente montano che li rende ancora più inconsueti. La sensazione è di ritrovarsi in una casa di famiglia passata dai genitori ai figli e poi ai nipoti dove ognuno ha aggiunto un pezzo magari portato a casa al ritorno di viaggi esotici. Oppure sul set di un film… non a caso Lionel Jadot si è occupato anche di cinema e teatro. L’ambiente ha un carattere sicuramente molto diverso da quello a cui sono affezionati gli appassionati di design contemporaneo. Però con il clima invernale e l’atmosfera di Natale a tutti viene voglia di ritrovarsi in un contesto più familiare, caldo e informale.