Quante volte vi è capitato di cenare in un ristorante esteticamente molto curato ma di non vedere l’ora di andare via a causa dell’elevata rumorosità dell’ambiente?
Il rumore infatti è un fattore che influenza fortemente l’esperienza in uno spazio.
Negli uffici open space la rumorosità è un problema ancora più fastidioso che può compromettere pesantemente l’attività lavorativa.
Abstracta è un’azienda specializzata nella produzione di arredi e luci in grado di migliorare l’acustica dei grandi spazi pubblici.
Il brand svedese, che sintetizza la sua missione nella frase “We create better soundscapes”, ha recentemente presentato Lily.
La nuova lampada è caratterizzata da un grande cappello tondo che riprende in modo stilizzato la forma delle foglie della ninfea.
Il cappello di Lily, che misura ben 120 cm. di diametro, è realizzato con un materiale derivato dagli scarti delle produzioni tessili.
Questo particolare materiale è in grado di limitare le vibrazioni sonore migliorando le qualità acustiche della zona sottostante.
Dal punto di vista estetico, grazie allo spessore esiguo del paralume, la lampada sembra galleggiare leggera nell’aria.
Inoltre la forma generosa di Lily “disegna” lo spazio, delimitando visivamente delle zone distinte più raccolte.
La zona sottostante viene illuminata perfettamente grazie all’ampio raggio di azione della lampada.
Grazie a tutte queste qualità, la lampada Lily è una soluzione polivalente utile in spazi pubblici di grandi dimensioni come uffici, hotel e ristoranti.
La lampada Lily è stata disegnata dai norvegesi Runa Klock e Hallgeir Homstvedt.
Al Salone del Bagno che si terrà nell’ambito del Salone del Mobile 2018, Lithea presenterà Maioliche di pietra.
Per disegnare la nuova collezione di piastrelle, i designer di Martinelli Venezia Studio si sono ispirati a una collezione di maioliche di una piccola casa museo che avevano visitato in un palazzo settecentesco di Palermo.
Le forme, i materiali e i segni grafici di quella collezione che raccoglieva una varietà di maioliche provenienti dalla zona del Mediterraneo, vengono reinterpretati in modo contemporaneo nella nuova collezione di Lithea.
Le piastrelle della collezione Maioliche di pietra muovono la parete con motivi geometrici scavati e in rilievo.
L’effetto grafico valorizza lo spazio in modo elegante e neutro senza rischiare di passare di moda.
Maioliche di pietra è completata da un lavabo freestanding con vasca circolare che si appoggia su una struttura in ferro e da una serie di accessori che si inseriscono nei moduli-piastrella forati.
Lampada Cathode
Nel design di interni, dopo un lungo periodo in cui hanno predominato materiali e finiture moderne come la plastica e le laccature lucide, da tempo sono tornati i metalli in tutte le loro varianti.
Anche gli stili industrial e minimalista, dove il metallo è verniciato o grezzo e anche assemblato con saldature a vista, cominciano ad essere troppo visti.
Gradatamente questi stili cominciano quindi a perdere terreno per lasciare spazio a una tendenza più raffinata e retrò che attinge agli stili del passato come ad esempio l’Art Decò.
Lo stile contemporaneo sempre più viene contaminato da inserimenti di elementi di altre epoche e da pezzi di modernariato che danno un effetto meno asettico e più vissuto e autentico.
Le forme sono più morbide e le finiture metalliche diventano più calde ed eleganti con un grande ritorno dell’oro, del bronzo, del rame e dell’ottone.
Questa tendenza si nota molto nell’arredamento ma anche nell’illuminazione con grandi marchi come Tom Dixon che in questo settore hanno aperto la strada.
Anche il brand di illuminazione Davide Groppi non è esente da questo richiamo ma lo fa in modo personale, restando fedele al design asciutto e minimale che da sempre contraddistingue il suo DNA.
Le lampade Cathode, Miss, Masai, San Martino, Shanghai e Toast vengono quindi proposte anche nella nuova finitura ottone.
Questa finitura calda contrasta in modo molto interessante con le linee pure delle lampade di Davide Groppi e ne rivela il lato più autentico senza però far loro perdere l’identità originaria.
Davide Groppi lo spiega così:
“ Abbiamo deciso di introdurre l’ottone nelle nostre lampade per manifestare con forza la verità di alcuni progetti.
L’ottone non ha bisogno di protezioni, è così come appare, vero, senza maschere.
Capace di creare negli ambienti, suggestioni estetiche che appartengono al nostro patrimonio culturale familiare.”
Lampada Masai
Lampada Miss
Lampada San Martino
Lampada Shanghai
Lampada Toast
Fin da quando era ancora molto giovane, Giovanni Corvaja ha una predilezione per l’oro che va al di là della passione.
In questo metallo prezioso l’orafo percepisce una valenza magica e miracolosa che supera il suo valore intrinseco.
L’attrazione per la sperimentazione che più è complessa e più lo appassiona arriva da ciò che ha imparato dai genitori scienziati.
La ricerca non si limita ad essere formale ma è anche concettuale e intellettuale.
Le tecniche molto evolute con cui Giovanni Corvaja lavora l’oro sono il risultato di anni di sperimentazione.
Per perfezionare ogni pezzo nei più piccoli dettagli sono necessarie moltissime ore di lavoro che portano a creazioni uniche e ambiziose.
Nei Gioielli di Giovanni Corvaja l’oro sembra smaterializzarsi per acquisire una leggerezza quasi impalpabile.
In alcuni dei suoi pezzi la morbidezza dei sottili filamenti contrasta con i tratti più rigidi e geometrici delle strutture che li ingabbiano.
Giovanni Corvaja ha conseguito il Diploma di Maestro d’Arte e poi la Maturità d’Arte Applicata al Liceo Artistico Pietro Selvatico di Padova.
Nel corso degli studi ha avuto l’opportunità di apprendere dal maestro dell’arte orafa Francesco Pavan.
In seguito si è perfezionato al Royal College of Art di Londra dove ha conseguito il Master of Arts Degree nel 1992.
Ritornato a Padova ha iniziato la sua carriera nell’arte orafa e poi si è trasferito a Todi dove ha restaurato un edificio storico che è diventato il suo atelier.
I Gioielli di Giovanni Corvaja sono state esposti in tantissime gallerie e musei nel mondo e hanno ottenuto molti premi di livello internazionale.
Pedrali, il brand di arredi per abitazioni e spazi pubblici, ha recentemente presentato alcune novità che riguardano i prodotti più recenti.
La collezione di poltroncine Fox disegnata da Patrick Norguet (foto sopra) viene arricchita con una nuova versione rivestita in cuoio.
Fox è caratterizzata dall’abbinamento dei materiali enfatizzato da contrasto cromatico:
la scocca sottile sagomata è incorniciata da un profilo di frassino curvato e arrotondato che rende la seduta avvolgente.
La poltroncina può essere dotata di gambe in frassino o in tubo di acciaio che la rendono impilabile.
Sedia Nym
Nym disegnata da Cazzaniga Mandelli Pagliarulo ricorda le tradizioni sedute Windsor inglesi.
La sedia è realizzata in massello di frassino con finitura con vernice all’acqua.
Anche in questo caso la seduta è proposta con diverse tipologie di gambe.
Collezione Babila
La collezione Babila disegnata da Odo Fioravanti è costituita da poltroncine e sedie.
Il design è declinato con scocche di diverse tipologie di materiale, anche con imbottitura e rivestimento in tessuto o pelle.
Vic disegnata da Patrick Norguet è una collezione di poltroncine imbottite dal design avvolgente ed elegante.
Le estremità dello schienale in continuità con il sedile creano un’apertura che rende la seduta più leggera e più facile da spostare.
Lampada Giravolta
Giravolta disegnata da Alberto Basaglia e Natalia Rota Nodari reinterpreta in chiave contemporanea la forma delle lanterne tradizionali.
La lampada wireless progettata per l’uso in esterno.
Un arco in alluminio che fa da impugnatura racchiude due dischi in plastica, la base e il diffusore a LED orientabile.
Pannelli fonoassorbenti Snooze
Infine Snooze disegnato da Marcello Ziliani è un pannello fonoassorbente per parete o da soffitto che nella forma ricorda i diffusori acustici.
Con i vari moduli di Snooze si possono creare configurazioni che danno carattere all’ambiente migliorandone anche le qualità acustiche.
collezioni Pedrali