Atollo, la lampada da tavolo disegnata da Vico Magistretti per Oluce nel 1977, è una intramontabile icona del design. La forma si rifà all’archetipo dell’abat-jour i cui elementi (base e paralume in tessuto) reinterpretati geometricamente, diventano una colonna sormontata da una semisfera perfetta che sembra sospesa leggera nell’aria grazie al sostegno sottile appena visibile.
Atollo rappresenta l’essenza stessa dell’oggetto da cui discende di cui mantiene soltanto le forme primarie. Per questo è diventata un oggetto di culto difficilmente imitabile che non ha subito le influenze delle mode. Una lampada dal design scultoreo e astratto che aggiunge eleganza a qualsiasi ambiente grazie alla purezza delle linee e alla qualità morbida e rilassante della luce.
Atollo rispecchia perfettamente la filosofia di Magistretti considerato il padre del concept design: partendo da una idea forte il progetto, pur generato in un attimo, è curato in tutti i dettagli con estrema attenzione.
Nel 1979 Atollo di Vico Magistretti vinse il Compasso d’Oro ed entrò nelle collezioni permanenti dei più importanti musei del design.
Per quanto riguarda i materiali, dal 1977 Atollo si è evoluta restando però sempre immediatamente riconoscibile: dalla prima versione in alluminio laccato a fuoco in vari colori, al metacrilato opale bianco, al vetro soffiato di Murano opale bianco acidato del 1989, al vetro soffiato di Murano nero lucido fino all’alluminio finitura oro satinato del 2009 che celebra il trentennale del Compasso d’Oro.
La lampada Iris è una sospensione che ricrea la magia di una grande bolla di sapone. L’effetto di trasparenza multicolore è ottenuto grazie all’impiego di capacità artigianali e di tecnologie innovative: la luce della sorgente luminosa OLED è filtrata da una pellicola iridescente che crea un gioco di sfumature cangianti.
Iris è stata creata da Sebastian Scherer. Dopo aver collaborato come freelance con alcuni studi di architettura e di design, il designer tedesco ha fondato qualche anno fa il brand Neo/Craft.
Cantili di Beyond Object è un dispenser per il nastro adesivo che dimostra come il buon design possa valorizzare esteticamente i piccoli oggetti di uso comune migliorandoli anche dal punto di vista funzionale.
Cantili è infatti una piccola scultura da tavolo dall’aspetto contemporaneo molto raffinato: il rotolo di nastro adesivo è racchiuso fra due forme tonde concave in metallo montate su un basamento nero che termina con un bordo seghettato. Questo particolare design rende il dispenser stabile permettendone l’utilizzo anche con una sola mano.
Cantili è proposto in tre diverse versioni metalliche: oro, argento e rame.
Il marchio Beyond Object produce oggetti per la scrivania e accessori per la casa che coniugano in modo brillante la bellezza della forma con la funzionalità d’uso. Non a caso infatti troverete i prodotti di Beyond Object ad esempio nei prestigiosi design store del MoMA, del Centre Pompidou, di Harrods, del Conran Shop e di 10 Corso Como a Milano.
Il tavolino Lily disegnato da Marc Thorpe per Casamania è caratterizzato da un piano con una piacevole forma organica arrotondata che si ispira alla conformazione delle Nymphaeaceae, le piante acquatiche con le foglie e i fiori che galleggiano a pelo d’acqua negli stagni e nei fiumi.
Per ricreare la sensazione di galleggiamento, il piano del tavolino appoggia su una base con esili gambe in tondino metallico verniciate in nero.
I tavolini sono componibili e modulabili e possono essere accostati fra di loro con un aggancio snodabile.
Il tavolino Lily è declinato in numerose dimensioni e varianti di materiale: legno massello rovere naturale o tinto noce oppure nelle versioni più preziose in marmo: bianco Carrara Gioia, nero Marquina, marrone Emperador Dark e verde Guatemala.
A completare la serie viene proposto anche la versione poggiapiedi con piano imbottito e rivestimento in tessuto e un tavolino di altezza maggiore con piano più piccolo. Inoltre i tavolini possono essere dotati anche di vassoi in legno massello.
La libreria Wire Book Case è firmata da due grandi maestri del design, Achille e Pier Giacomo Castiglioni. La libreria riflette la visione Castiglioni nei riguardi del design inteso come sintesi in grado di cogliere l’essenza degli oggetti eliminando tutto ciò che è superfluo.
Questo approccio risulta evidente nella costruzione della libreria e si traduce un elegante effetto estetico di grande leggerezza: i ripiani di spessore minimo sono sostenuti in sequenza da cavetti in acciaio che terminano incontrandosi nel punto di ancoraggio sul muro. Ogni ripiano può sostenere fino a 30 chili di carico.
La libreria Wire Book Case è realizzata da Karakter, un marchio danese che produce arredi di elevata qualità estetica e funzionale fatti per durare nel tempo. Oltre ai grandi maestri del design come Castiglioni e Joe Colombo, i prodotti dell’azienda portano la firma anche di talentuosi designer più giovani.