Non c’è casa dove non ci sia almeno un televisore.
Quando è spento però il “rettangolo nero” può essere una presenza invasiva e triste che non sempre si inserisce in modo armonioso nel contesto dell’arredamento.
Il nuovo televisore The Frame Samsung firmato dal designer svizzero Yves Béhar supera questo limite estetico.
The Frame è infatti un decorativo complemento di arredo caratterizzato da un design pulito ed elegante.
Quando è acceso è un televisore ad alte prestazioni, quando è spento si trasforma in un bel quadro.
Sullo schermo può apparire una delle opere d’arte o delle fotografie disponibili nella raccolta Samsung. La selezione del soggetto e la regolazione delle impostazioni avviene tramite smartphone.
In alternativa, sempre tramite smartphone o utilizzando una chiavetta USB, si possono caricare le fotografie e i ritratti di famiglia.
Le immagini possono essere valorizzate con differenti layout, colori e eventualmente anche con cornici in finiture diverse (vendute separatamente).
Per garantire la migliore resa dell’immagine, The Frame è dotato di un sensore che regola automaticamente i colori e la luminosità dello schermo a seconda della luce diurna o notturna.
Inoltre per risparmiare energia, un sensore di movimento rileva la presenza di persone accendendo lo schermo solo quando serve.
Per ricreare in tutto e per tutto l’effetto di un quadro, il televisore è installato in aderenza alla parete.
Nonostante ciò, il televisore The Frame Samsung può comunque essere spostato di lato, avanti e indietro per assicurare la corretta visione a seconda delle caratteristiche dell’ambiente.
Infine, grazie ad un solo cavo ottico, le connessioni a tutti i device risultano praticamente invisibili evitando quell’antipatico disordine creato da fili e cavi.
Per festeggiare il trentesimo anniversario, le edizioni ELLE Decoration hanno creato una edizione speciale della lampada Poster Lamp personalizzata con la caratteristica grafica a strisce bianche e nere.
Poster Lamp, creata nel 2015 dallo studio YOY del duo di designer giapponesi Naoki Ono e Yuki Yamamoto, è una lampada da muro che richiama la tradizione dell’origami.
La lampada è essenziale ma di grande effetto: bastano due intagli su un foglio di carta formato A2 per far emergere un volume arrotondato che ricorda la forma di un paralume.
Nel rigonfiamento creato nel foglio è alloggiata una sorgente luminosa a LED.
Come suggerisce il nome, Poster Lamp si attaccata al muro come un manifesto utilizzando semplicemente del nastro adesivo o delle puntine.
La lampada si presta a infinite personalizzazioni.
Utilizzata bianca su un muro bianco, Poster Lamp quasi sparisce creando un effetto suggestivo che rende la luce protagonista.
Per creare invece un contrasto cromatico sulla parete, prendendo spunto dall’idea lanciata dalle edizioni ELLE Decoration, si può stampare il foglio della Poster Lamp scegliendo un colore o un motivo grafico.
Infine per un interessante effetto mimetico, la lampada può essere “vestita” con la stessa grafica della carta da parati.
Nello spazio ridotto di soli 9 cm di diametro, gli appendiabiti in legno del marchio danese Lucie Kaas raffigurano i ritratti stilizzati di tanti personaggi famosi fra cui Ziggy Stardust, Karl Lagerfeld e Salvador Dalì.
La serie di appendiabiti forma una sfilata di celeb dove la decorazione di ogni soggetto enfatizza i segni particolari che rendono immediatamente riconoscibili i volti dei personaggi noti.
Ad esempio l’espressione unica di Salvador Dalì viene raccontata con pochi segni grafici: i baffi ad ala di gabbiano e le sopracciglia all’insù che danno carattere allo sguardo non possono che essere quelli del famoso artista spagnolo.
Lo stile essenziale degli appendiabiti di Lucie Kaas si ispira alle bambole Kokeshi della tradizione giapponese caratterizzate dalla sproporzione fra la testa e il resto del corpo.
Realizzati in legno dipinto a mano, gli appendiabiti Sketch wall hooks di Lucie Kaas sono una “collezione da parete” divertente e funzionale per decorare la parete.
Lo studio Grzywinski+Pons Ltd di New York ha firmato il design degli interni del nuovo hotel Leman Locke nel quartiere di Aldgate a Londra.
Lo studio Grzywinski+Pons Ltd ha ricevuto l’incarico quando la costruzione della nuova torre che ospita l’hotel non era ancora terminata.
Prima di iniziare lo sviluppo del progetto di interni, il team dello studio ha quindi potuto suggerire delle varianti al progetto architettonico per dare maggiore personalità all’esterno dell’edificio e per ottimizzare gli spazi interni.
Con le sue 168 camere, la nuova struttura alberghiera si rivolge ad un target giovane che soggiorna a Londra per lavoro e che desidera trovare una proposta di qualità con un buon rapporto qualità/prezzo.
Per soddisfare questa aspettativa, lo studio Grzywinski+Pons Ltd ha sviluppato un progetto di interni che interpreta in modo informale la qualità dei migliori boutique hotel.
Questo approccio ha fatto sì che, nonostante le discrete dimensioni dell’hotel, negli ambienti del Leman Locke si respiri un’atmosfera accogliente e rilassata che fa sentire gli ospiti come a casa.
Gli spazi che ospitano la hall con l’ascensore posta fra la reception e il bar caffetteria non sono completamente distinti fra di loro ma si susseguono in un percorso fluido e luminoso.
Il ristorante, visibile dalla strada e accessibile dalla caffetteria, si sviluppa al pian terreno e al primo piano: una scala elicoidale molto scenografica invita gli ospiti a scoprire la sala al livello superiore.
Per creare uno stile univoco e riconoscibile in grado di connotare tutti gli ambienti dell’hotel, gran parte degli arredi è stato disegnato su misura.
Ciò ha permesso anche di sfruttare al meglio lo spazio nelle camere evitando soluzioni standardizzate.
Inoltre la funzionalità delle stanze è stata ottimizzata senza ricorrere ad arredi multifunzionali (es. scrivanie a scomparsa o tavoli apribili) che necessitano di essere “trasformati” per assolvere alle diverse funzioni.
La palette di delicati colori pastello scelta per la decorazione degli ambienti in abbinamento con i toni tenui dei materiali naturali contribuisce a creare un’atmosfera rilassante vicina a quella degli interni residenziali.
Gli interni sono valorizzati da pannelli caratterizzati da motivi grafici 3D che muovono le superfici delle pareti, dei setti divisori e dei banconi.
Il progetto di interni dell’hotel Leman Locke realizzato dallo studio Grzywinski+Pons Ltd rappresenta un esempio molto interessante di come il design residenziale possa essere declinato negli spazi pubblici.
Gli oggetti decorativi Papertrophy sono ispirati ai trofei di caccia che una volta adornavano le pareti dei castelli e delle grandi residenze di campagna.
Papertrophy riproduce le teste degli animali con volumi di carta sfaccettata trasformando così i trofei di caccia in originali e innocue decorazioni da muro.
Non a caso infatti il motto dell’azienda di Berlino è “Non sparargli, incollali”
I pezzi in carta necessari per comporre i trofei di carta Papertrophy sono tagliati a macchina, pre-piegati, verificati manualmente e consegnati al cliente stesi in una busta.
Costruire il soggetto scelto è facile e divertente come un gioco: con un po’ di colla e un po’ di attenzione, basta far combaciare i numeri presenti sui vari pezzi.
I Papertrophy sono prodotti con carta ecologica di elevata qualità e ogni soggetto è proposto in una vasta gamma di colori.
Accanto ai trofei di carta da appendere al muro, Papertrophy produce anche una collezione di animali tridimensionali. Alcuni soggetti sono anche proposti in versione XXL.