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MANDARIN ORIENTAL HOTEL BY PATRICIA URQUIOLA

Mandarin Hotel Barcellona

Lo stile inconfondibile di Patricia Urquiola, firma ormai strettamente legata alle più importanti marche del design Made in Italy, si ritrova pienamente nel ridisegno del Mandarin Oriental Hotel di Barcellona con cui la designer ha debuttato qualche tempo fa nel settore dell’ospitalità. L’albergo è in un edificio della metà del Novecento nel centralissimo Passeig de Gràcia che fu sede del Banco Hispano-Americano come testimoniano le cassette di sicurezza che rivestono le pareti e il soffitto di uno dei bar. Il design molto moderno che comunica grande confort e accoglienza è molto scenografico: una rampa luminosa sospesa sulla corte interna porta all’entrata dell’albergo dove delle griglie metalliche lasciano intravvedere la hall e i materiali 3D che rivestono le pareti danno profondità agli ambienti. Tra i tanti arredi realizzati su misura sono presenti alcuni pezzi firmati Urquiola di B&B, Moroso, Agape e De Padova.

MANSARDA SUI TETTI DI LONDRA

mansarda a Londra

Questa mansarda in un edificio georgiano vicino a Paddington Station ristrutturata dallo Studio Ufo contiene un’idea molto interessante: la terrazza nel tetto attorno alla quale si sviluppa tutta la casa, grazie alla copertura in vetro scorrevole, diventa una bella camera per gli ospiti. Inoltre i grandi pannelli scorrevoli che dividono gli ambienti permettono di creare configurazioni interne diverse a seconda dell’uso che al momento si vuole fare dello spazio. I toni scuri naturali del parquet a listoni contrastano con il bianco del soffitto e delle pareti, interrotte da quadri coloratissimi.

LE ECO ARCHITETTURE DI SHIGERU BAN

Shigeru Ban

Nato a Tokio nel 1957, Shigeru Ban studia in California per poi rientrare in patria e diventare uno dei più grandi architetti eco del mondo. Costruisce audaci architetture avvolgendo strati di carta riciclata intorno a tubi di alluminio, poi la carta viene resa più resistente impregnandola con dei collanti naturali e, quando è asciutta, i tubi di alluminio vengono sfilati e rivestiti di cera per impermeabilizzare il tutto. Con questa tecnica ha realizzato case, edifici pubblici e ponti e, per quanto riguarda l’arredo di interni, sono suoi la panca e il paravento progettati per Cappellini, strutture in tubi di cartone riciclato di piccolo diametro normalmente utilizzati per l’imballaggio.

METAMORFOSI A FIRENZE

Interno Alessandro Capellaro

Originariamente questo spazio a Firenze era un laboratorio di falegnameria. Proprio la precedente destinazione d’uso è stata la fonte di ispirazione che ha guidato l’architetto Alessandro Capellaro nel progetto di ristrutturazione. L’architettura a volte è stata conservata creando un involucro bianco molto spoglio e minimale all’interno del quale tutti gli arredi sono creati componendo 300 vecchie cassette di legno in combinazioni diverse. Una soluzione molto originale ed economica simile al concetto del Lego che disegna gli spazi e le funzioni in modo continuamente trasformabile e che riscalda l’atmosfera dell’ambiente.

GIOCHI GEOMETRICI IN FACCIATA

Carter Williamson Architects

Una scacchiera tutta bianca fatta di frangisole semoventi è l’ingegnoso sistema che permette di modulare la luce a seconda delle diverse ore del giorno. La facciata di questa casa nel South West Wales in Australia progettata da Carter Willianson Architects è disegnata da un particolare sistema di frangisole in marmo bianco che, quando aperti, rivelano la trasparenza dei grandi serramenti in vetro. All’interno l’edificio si articola su due livelli: a quello inferiore c’è la zona giorno e a quello superiore, che si affaccia sul piano inferiore, trovano spazio le camere da letto e lo studio. Nel bianco assoluto degli interni spicca un setto rosso traforato a disegni geometrici molto decorativo che delimita da salita della scala.