La trottola è un oggetto curioso e quasi magico che con la sua forma fluida e il suo movimento ipnotico diverte i bambini e attrae gli adulti. Sarà per questo che i designer ne sono affascinati.
Per festeggiare il 90mo compleanno del marchio Porro che ricorrerà nel 2015 Piero Lissoni, art director di Porro dal 1989, ha creato una collezione di cinque trottole realizzate a mano. I diversi legni con cui sono fatte le trottole sono quelli delle 16 essenze utilizzate da Porro nella sua collezione. Un richiamo originale alla capacità artigianale del marchio nella lavorazione del legno.
Anche il marchio di abbigliamento Dimensione Danza si diverte con le trottole che in questo caso richiamano il movimento di rotazione della pirouette delle ballerine. Le trottole in legno di Dimensione Danza sono una serie limitata.
Si chiama Toupie la trottola creata dalla designer Charlotte Juillard, uno dei 10 giovani designer vincitori della prima edizione del Lancôme Design Award lanciato per festeggiare il 10mo anniversario del mascara Hypnôse. La sfida lanciata dal concorso ai designer era quella di creare un’opera iconica che interpretasse il potere dello sguardo e dell’ipnosi. Ecco spiegato perché Charlotte ha pensato ad una trottola. Toupie è realizzata in polvere metallica nera stampata con tecnologia 3D e base in marmo nero.
Uno specchio normalmente riproduce la realtà che ha di fronte. Invece gli specchi Split Mirrors di Ontwerpduo (foto sopra) riproducono la realtà da tre diversi punti di vista grazie all’orientamento degli spicchi che li compongono. Questo disegno è declinato in tre tipi di specchi, uno da terra, uno da muro e uno piccolo da tavolo. Ontwerpduo è lo studio di Tineke Beunders e Nathan Wierink, due designer olandesi che si sono conosciuti durante gli studi alla Design Academy di Eindhoven. I loro progetti, tutti molto creativi, sono spesso la realizzazione di idee che richiamano il mondo surreale e fantasioso dei libri di favole.
La sagoma dei tre specchi della serie Panorami Mirrors di Zaven per Secondome di ispira alla forma architettonica delle finestre veneziane. Giocando con le riflessioni questi specchi creano nella stanza l’illusione di tre finestre che si aprono sul panorama esterno.
L’architettura di questa grande casa immersa nel paesaggio tropicale delle Hawaii si ispira alle abitazioni tipiche della Polinesia. Per garantire una maggiore protezione dalle intemperie, la struttura della casa costruita con telai in legno è staccata dal terreno e gli spazi abitativi sono posti al piano superiore. Una porzione delle falde del tetto può essere aperta per favorire l’opportuna ventilazione e per proteggere gli ambienti dal sole tutti i fronti sono dotati di persiane in legno. Grazie ai grandi serramenti vetrati completamente apribili, gli ambienti al piano terreno sono la prosecuzione del giardino che fronteggia il mare. Un lungo specchio d’acqua si integra con l’architettura passando sotto l’edificio sopraelevato. La casa alle Hawaii è stata progettata dallo studio Olson Kundig Architects e gli interni sono di RP Miller.
Il design grafico e pulito di queste due lampade sfida le leggi della fisica alla ricerca del perfetto equilibrio.
Equilibrist (foto sopra) è una lampada da tavolo disegnata da Jean Nouvel per Artemide che assomiglia ad una bilancia. Due fonti luminose, una tonda e una quadrata, si contrappongono in modo asimmetrico agli estremi del braccio e ruotano intorno all’asse verticale.
In Counterbalance di Daniel Rybakken per Luceplan il peso della lampada a LED sull’estremità del lungo braccio è controbilanciato dal contrappeso montato sul braccio più corto. Grazie ad un sistema di ingranaggi la lampada trova l’equilibrio dinamico per muoversi fluidamente nello spazio e indirizzare la luce dove serve.