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LA STORIA DELL’ARTE SECONDO INKIOSTRO BIANCO

ToileDeJouy - inkiostro bianco

Fra le tantissime carte da parati di Inkiostro Bianco, l’azienda di Sassuolo che rivisita l’arte attraverso le potenzialità della grafica digitale, ce ne sono alcune molto belle che riprendono elementi decorativi dell’epoca classica. Questi soggetti sono molto adatti per creare un contrasto inaspettato anche in un ambiente molto moderno. Ad esempio nel soggetto Toile de Jouy (foto sopra) i tipici personaggi delle scene bucoliche dei tessuti chiamati appunto “toile de jouy” emergono dal damasco con un effetto mimetico. Con i soggetti Tektor e Caelestis invece si può trasformare il muro in un vero e proprio affresco. Gargoyle e Napoleon riprendono gli elementi decorativi degli stucchi classici corrosi dal tempo e con Renaissance si può creare un suggestivo fondale in bassorilievo per valorizzare un particolare della casa come ad esempio la testata del letto… bella idea!

ARCHITETTURE DA INTERNI DI GIACOMO MOOR

babel - giacomo moor

Giacomo Moor è un designer con una grande passione per il legno. Mentre studia design al Politecnico di Milano lavora anche in una bottega artigiana dove impara l’arte della falegnameria. Alcuni anni fa fonda lo studio GM, un atelier dove realizza mobili e complementi in piccola serie ma anche progetti di arredamento più complessi in stretto contatto con architetti e artigiani e attraverso un continuo confronto con i committenti per coglierne al meglio le aspettative. Metropolis è uno dei suoi progetti più recenti. Si tratta di un bellissimo sistema dal design minimale composto da 7 mobili prodotti in edizione limitata: tavolino, scrivania, armadio, consolle, libreria, parete attrezzata orizzontale e verticale. La funzione dei vari arredi non è immediatamente identificabile ma si rivela attraverso la fruizione. Una interessante ambiguità che si esprime anche nell’assenza di maniglie che sono sostituite da piccole asole nere. Come un tratto spezzato tracciato con un pennarello nero l’esile struttura in ferro laccato collega, sostiene e imprigiona contenitori in noce di varie dimensioni creando delle eleganti architetture che popolano l’interno come un paesaggio metropolitano.

katai - giacomo moor

HOTEL SAHRAI: PALAZZO CONTEMPORANEO

Hotel Sahrai Fez

Un’antica residenza coloniale immersa nella fitta vegetazione delle colline che circondano Fès a dieci minuti d’auto dall’antica Medina, è stata trasformata da Christophe Pillet in un moderno boutique hotel a 5 stelle. Il design dell’hotel Sahrai è una sofisticata rivisitazione contemporanea degli stili architettonici e decorativi marocchini. Il designer francese ha voluto creare uno spazio libero, puro e pratico che avesse un carattere diverso dai soliti hotel internazionali ma che nello stesso tempo non scadesse in banali citazioni della tradizione locale. I materiali utilizzati sono la pietra calcarea di Taza, il marmo e il legno, le texture geometriche delle pareti riprendono i motivi degli stucchi delle antiche scuole coraniche e gli oggetti che decorano gli ambienti sono una versione moderna dei tipici prodotti dell’artigianato marocchino. L’hotel, arredato con molti pezzi di design Made in Italy, offre 50 camere e alcune suite dotate di terrazza, una Spa Givenchy con luce naturale, due ristoranti di cui uno tradizionale marocchino, un cocktail bar sulla terrazza con splendida vista sulla città e una piscina a sfioro panoramica.

Hotel Sahrai Fez

SALOTTO VISTO DALL’ALTO

torei - cassina

Visti dall’alto sullo sfondo di un pavimento di piastrelle esagonali o di un tappeto, questi tavolini con piano di forma geometrica si trasformano in bellissimi quadri di arte moderna. Peccato che in salotto risulti difficile vederli da questa prospettiva!
Torei di Luca Nichetto per Cassina (foto sopra) è una serie di tavolini molto ricca in forme e finiture: quadrati, rettangolari, triangolari, tondi in frassino naturale, tinto nero e rosso e anche in marmo di Carrara bianco. Perfetti per stare in gruppo.

Rock - Sancal

I tavolini della famiglia Rock di Rafa Garcìa per Sancal hanno invece una forma più morbida che si rifà al design organico degli anni ’50. La collezione è stata recentemente arricchita con la versione laccata in colori pastello.

SPAZIO PER IL COWORKING

Yardhouse - Assemble Studio

Nella zona est di Londra lo studio di architettura Assemble ha costruito un edificio che ospita spazi di lavoro per artisti e designer freelance che lavorano in coworking. Il progetto si chiama Yardhouse ed è stato realizzato con un budget contenuto utilizzando materiali semplici e riciclati. L’edificio, con struttura in legno facilmente smontabile ha una facciata molto particolare rivestita con piastrelle di cemento di colori pastello prodotte artigianalmente sul posto. La posa leggermente sovrapposta delle piastrelle forma una “pelle” caratterizzata da un effetto squamoso e il mix dei colori crea piacevoli sfumature. All’interno gli ambienti sono stati pensati per essere facilmente trasformati a seconda delle esigenze. Alla periferia delle tre navate interne sono state allineate le zone ufficio mentre nel cuore dell’edificio c’è uno spazio a doppia altezza dove le persone possono incontrarsi, lavorare insieme e socializzare.

Yardhouse - Assemble Studio