La famiglia che abita questo ampio spazio nel sottotetto ha chiesto all’architetto Stefano Viganò di intervenire a lavori già iniziati.
Le divisioni degli spazi già ultimate dovevano essere conservate mentre la zona giorno open space a doppia altezza doveva essere riorganizzata.
Nella zona centrale del living ai lati del grande camino è stato allestito il salotto.
Sui fronti opposti sono stati organizzati da un lato lo studio isolato con un grande serramento in ferro e vetro, dall’altro la zona pranzo con cucina a isola.
Lo studio è stato arredato con una grande libreria che percorre la muratura a doppia altezza.
In cucina invece il bancone dotato di piano cottura e lavello è sormontato da una struttura in ferro a cui sono ancorate delle mensole pensili in vetro.
Gli elementi orizzontali della struttura in ferro creano un piacevole raccordo con la porzione dell’armadiatura caratterizzata da ante in abete di recupero.
Nel living, accanto alla scala in ferro e legno che conduce alla zona TV sul soppalco, è stata inserita a filo muro un’armadiatura con nicchie che riprende nelle ante il legno di recupero già utilizzato nella zona cucina.
La pavimentazione continua è in rovere mentre il parapetto della scala e del soppalco sono in vetro.
Foto Marcello Mariana
Abitazione nel sottotetto firmata Stefano Viganò
Maiju Uski è stata uno dei giovani designer emergenti selezionati per esporre a WantedDesign Manhattan 2018.
L’evento si è tenuto dal 19 al 22 maggio a New York in occasione di NYCxDESIGN.
La designer ha presentato Palat, un carrello in stile scandinavo per servire a tavola che può anche essere utilizzato come piano di lavoro aggiuntivo in cucina.
Palat ha struttura in ferro nero, cassetto e ripiano in legno.
L’essenza viene richiamata nelle due grandi ruote frontali.
Il carrello è completato da un set di vassoi in legno, porcellana, pietra e ghisa pensati per cuocere, tagliare e servire i cibi in tavola.
Sotto vi mostriamo anche Kuusikko, un altro prodotto disegnato da Maiju Uski.
Si tratta di uno scaffale in legno dal design piacevolmente semplice che si ispira alle cime degli abeti rossi della foresta.
Lo scaffale, molto facile da montare e trasportare, è composto da due scalette unite con una cerniera su cui si appoggiano quattro ripiani.
Kuusikko potrebbe essere abbinato al carrello Palat per arredare una cucina giovane e informale in perfetto stile scandinavo.
Lo studio ha sede a Helsinki e progetta prodotti belli, semplici e funzionali adatti alla vita quotidiana realizzati con materiali sostenibili.
Carrello e servizio Palat di Maiju Uski
Gli arredi di Pietro Russo sono il risultato di un pensiero colto e indipendente dalle mode.
Il suo modo di creare è più vicino a quello tradizionale degli artigiani dove le qualità dei materiali sono la prima fonte di ispirazione.
Le forme e le decorazioni di epoche diverse vengono reinventate per dare vita a pezzi senza tempo, in equilibrio fra passato e futuro.
Il disegno elegante e originale di Trabea riflette perfettamente questo approccio.
Realizzata in legno massello d’acero, la libreria è caratterizzata dalla forma tornita degli elementi che sostengono le mensole.
L’andamento geometrico dei supporti è messo in evidenza dalla tinta all’anilina verde e nera.
Lo spessore esiguo delle mensole è segnato in nero.
La libreria Trabea può essere a muro o freestanding.
Pietro Russo è nato a Ostuni nel 1967.
All’Accademia di Belle Arti di Firenze, accanto alla pittura, alla decorazione della ceramica e alla scenografia, studia anche design e architettura.
Inizialmente si dedica alla scultura realizzando degli oggetti luminosi ibridi.
In seguito vive per alcuni anni a Berlino dove lavora come decoratore di set cinematografici e designer di oggetti.
Nel 2002 si trasferisce a Milano dove collabora per alcuni anni con lo studio Lissoni Associati come interior e product designer, occupandosi di progetti per marche come Benetton, Alessi, Cappellini e Kartell.
Nel 2010 fonda il suo studio in una casa-atelier nel cuore di Milano dove, insieme ad altri designer e architetti, lavora in stretta collaborazione con esperti artigiani italiani per sviluppare progetti di architettura di interni e product design.
Il recupero delle lavorazioni artigianali attraverso la sperimentazione delle potenzialità del legno, della pietra, del marmo e dei metalli è al centro della sua attività.
Pietro Russo spiega così la sua filosofia progettuale:
“Per me un oggetto è prima di tutto un segno grafico. Il punto di partenza è sempre una forma geometrica perfetta.”
“Lo spazio si indossa: deve essere sartoriale come un abito di alta moda. Tagliato su misura per chi lo abita.”
“Il mio obiettivo è combinare temi e stili, mettendo in comunicazione linguaggi diversi. Attraverso il mio lavoro vorrei raccontare una storia.”
Libreria Trabea di Pietro Russo
Preferite leggere un libro sulla carta o sull’eReader?
Se fate parte del primo gruppo per non perdere il segno utilizzerete un segnalibro o piegherete la pagina con la classica orecchietta.
Pq Design Studio ha inventato Lastword, un segnalibro che agevola l’apertura alla pagina giusta e che evidenzia esattamente l’ultima parola che avete letto.
Sull’elastico che raggruppa le pagine già lette è inserito un cursore metallico da posizionare sulla riga e sulla parola.
Il segnalibro Lastword è stato vincitore dell’IDA Design Award.
Lo studio è stato fondato nel 2002 dall’industrial designer Piero Quintiliani.
Il team dello studio segue l’intero processo di sviluppo dei prodotti, dalla loro ideazione all’ingegnerizzazione.
Lo studio ha collaborato con marchi importanti nei settori beauty, fitness, casalinghi, giocattoli, medicali e multimedia occupandosi anche della promozione dei prodotti.
Segnalibro Lastword di Pq Design Studio