I gioielli dell’artista americana Sandra Enterline hanno qualcosa di misterioso. Sono moderni e antichi allo stesso tempo e potrebbero evocare reperti del passato come anche relitti metallici provenienti da ingranaggi di macchine industriali. Le sue creazioni sono generalmente realizzate con metalli preziosi come ad esempio l’argento ossidato ai quali in qualche caso si aggiungono pietre preziose e componenti in acciaio. Le forme inizialmente per lo più sferiche sono diventate via via più allungate e complesse, assumendo sembianze organiche. Prima che sia plasmata la forma dell’oggetto, la solida materia della lamina metallica viene mossa da una fitta texture di minuscoli fori. Questi ultimi, alleggerendo il peso sia visivo che reale dell’oggetto, vanno a creare una sorta di rete che rende mutevole l’aspetto del gioiello a seconda della luce. Alcuni gioielli a prima vista potrebbero sembrare non finiti ma una volta indossati interagiscono con il corpo umano e assumono un senso perfettamente compiuto. Sandra Enterline racconta che il suo lavoro procede in modo intuitivo e fluido, in uno stato simile all’ipnosi. Una ricerca istintiva che porta l’artista attraverso continue sperimentazioni: ad esempio nei suoi gusci metallici Sandra Enterline ha anche racchiuso elementi naturali estremamente delicati come uova di quaglia, insetti e fragili conchiglie.
Finn Juhl è stato uno dei protagonisti della storia del design danese. Appassionato di arte cubista e surrealista, è stato pioniere nell’introdurre il colore nell’arredamento e nel design del mobile. Questo elegante sideboard con gambe esili, ante colorate e cassetti interni che riprendono in gradazione il colore dell’anta fu progettato nel 1955 ed è un esempio della grande capacità di Finn Juhl di giocare con i colori. Il FJ Sideboard e molti altri arredi di Finn Juhl sono stati rilanciati da OneCollection che da alcuni anni ne ha acquisito i diritti di produzione. OneCollection riproduce fedelmente i pezzi di questo grande progettista utilizzando sia le tecniche artigianali che le moderne tecnologie.
La serie di madie Monks disegnata da Paolo Cappello per Valsecchi 1918 è caratterizzata dal profilo colorato in rilievo che sottolinea ante e cassetti. Questo motivo si ispira alle partiture tipiche delle case tradizionali giapponesi. Il colore dei profili che segnano le facciate è ripreso nei piedini. Le madie Monks possono essere utilizzate come pezzo unico oppure in gruppo diventando l’elemento di composizioni ritmate da colori diversi.
Bertjan Pot ha creato per Golran una collezione di tappeti dal disegno geometrico molto moderno realizzati con l’antica tecnica del kilim. La miscela dei colori a contrasto enfatizza il gioco dei triangoli che decora i tappeti prodotti con lane, sete e materiali naturali. Una serie di pouf di diverse forme geometriche completano la collezione.
Anche la libreria Tangram di Lago gioca con la geometria. L’ispirazione in questo caso nasce dall’antico gioco cinese del Tangram basato sulla scomposizione del quadrato in sette forme geometriche. Il gioco simboleggia il continuo mutamento delle cose: partendo dal quadrato sono possibili infinite combinazioni. Così come nella vita tutto cambia e si trasforma anche la libreria Tangram può quindi assumere infinite forme.
Fra i tanti e spettacolari soggetti dell’azienda di carte da parati Inkiostro Bianco di Sassuolo ce ne sono alcuni che esplorano il tema floreale in modo inedito. Dall’evocazione del Giappone del soggetto Natzumi che mescola grandi infiorescenze sui toni del rosa con la grafica geometrica al grande bouquet barocco di Noblesse Oblige, ai fiori macro di Crazy Flowers e Iceflor fino al decoro floreale più minuto di Vantail. Attraverso la collaborazione con artisti e designer le carte da parati Inkiostro Bianco esplorano tanti stili e temi diversi per caratterizzare ambienti moderni oppure classici: dalle reinterpretazioni di elementi del passato ad invenzioni più moderne legate alla grafica, dai decori geometrici o pittorici a quelli monocromatici o coloratissimi.
Le carte da parati Inkiostro Bianco sono prodotte con materiali certificati di alta qualità, si applicano con collanti atossici e si possono posare anche a pavimento. Se passate da Milano andate a dare un’occhiata di persona al primo negozio Inkiostro Bianco che ha aperto in via Solferino 18, se no esplorate il sito www.inkiostrobianco.com.