Chips disegnata da Lucie Koldová per TON è una poltrona diversa dal solito.
Il nome Chips, inconsueto per un arredo, mette l’accento su ciò che la rende particolare:
lo schienale oversize che ricorda la forma di una patatina.
Nonostante le grandi dimensioni, il tessuto traforato leggermente trasparente che forma lo schienale rende la poltrona visivamente leggera.
In contrasto con lo schienale, la seduta è invece piena e compatta.
Le zampe e la cornice dello schienale sono realizzati in legno piegato manualmente mentre la seduta su cui appoggiano i cuscini è in compensato.
Grazie alle proporzioni decisamente inusuali, la poltrona Chips è in grado di caratterizzare l’ambiente.
La poltrona Chips verrà presentata al prossimo Salone del Mobile di Milano.
Lucie Koldová ha studiato architettura e design all’Accademia di Arte di Praga.
Dopo un periodo a Parigi durante il quale ha creato alcune collezioni di lampade, è tornata a Praga.
Attualmente collabora con alcuni brand del settore dell’arredamento e i suoi prodotti sono esposti in diverse gallerie.
Nel design di interni la scelta dei colori per la decorazione è senz’altro una delle fasi più delicate.
In passato i colori pastello erano una scelta molto comune: le camere venivano interamente decorate con un’unica tonalità molto tenue.
Con l’arrivo dello stile minimalista, questa abitudine è stata superata a favore del total white.
Attualmente i colori pastello sono tornati di moda, ma rispetto al passato vengono utilizzati in modo completamente diverso.
Le tonalità pastello sono diventate leggermente più decise e non vengono più utilizzate una alla volta ma abbinate fra di loro.
Creare una palette equilibrata e armoniosa con le tonalità pastello però non è facile.
L’interno progettato da Note Studio che vi mostriamo in queste immagini è uno splendido esempio da cui imparare.
L’appartamento, originariamente adibito ad ufficio, presentava particolari d’epoca del 19mo secolo di grande fascino.
Questi elementi erano però stati “neutralizzati” dalla decorazione completamente bianca resa ancora più impersonale dalla luce dei faretti moderni incassati nei soffitti.
Oltre alle decorazioni in stucco sui soffitti, ai portali e alle pavimentazioni in parquet, nell’appartamento erano ancora presenti tre bellissimi camini caratterizzati da decorazioni classiche e da rivestimenti in maioliche colorate.
La palette sviluppata da Note Studio per il nuovo progetto di interni prende spunto proprio dalle tonalità delicate delle maioliche dei camini.
La combinazione cromatica è formata da otto colori e mette insieme le tonalità fresche e naturali della frutta come il giallo caldo, il rosa pesca, l’avorio e il verde salvia.
A queste delicate tinte pastello sono state aggiunte delle tonalità più intense che funzionano da transizione fra un colore e l’altro.
Inoltre la palette include anche alcune sfumature del grigio che danno maggiore carattere agli ambienti.
I colori sono stati utilizzati sia per la decorazione delle pareti che per gli arredi.
I mobili contenitori disegnati su misura sono free-standing o sospesi da terra per non compromettere la continuità dell’alta zoccolatura che fa da raccordo con i portali classici che incorniciano i passaggi fra una stanza e l’altra.
Gli altri arredi sono caratterizzati dalle linee semplici tipiche del design scandinavo.
Il gioco dei colori che vengono richiamati dalla decorazione e dai vari elementi di arredo caratterizzano gli ambienti in modo armonico e originale.
Il risultato è un insieme perfettamente equilibrato: negli ambienti l’atmosfera fresca e rilassante evoca in chiave moderna l’immagine che l’interno aveva in origine.
Come utilizzare i colori pastello
Il design della lampada a sospensione Wink si può definire davvero espressivo.
Con pochi elementi stilizzati la lampada riproduce la mimica simpatica di una strizzata d’occhio.
E lo fa in modo molto elegante e delicato.
La parte inferiore della struttura che riproduce la forma dell’occhio semichiuso è decorata da una frangia che ricorda lunghe ciglia.
La struttura metallica della lampada può essere dorata o verniciata di nero.
L’originale lampada Wink, bellissima sia da sola ma anche in gruppo, è prodotta dal brand spagnolo Houtique.
La sospensione è nata dalla collaborazione fra Houtique e Ana Milena Hernández Palacios.
La designer è la fondatrice insieme a Christophe Penasse di Masquespacio, un’agenzia di consulenza creativa che si occupa di interior design e marketing.
Che sia mare, lago o fiume, le città che si affacciano sull’acqua hanno sempre qualcosa in più.
A Copenhagen, il mare si insinua fin dentro la città con una via d’acqua protetta che separa la terra ferma dall’isola di Amager.
Questa particolare situazione idro-geografica fa sì che l’acqua possa diventare parte integrante della vita della città.
Gli architetti australiani Marchall Blecher e Magnus Maarbjerg dello studio Fokstrot hanno sviluppato il progetto Copenhagen Islands.
Il progetto prevede la costruzione di un “parkipelago” nella darsena di Copenhagen, un parco sull’acqua costituito da piccole isole.
CPH-Ø1 , la prima isola che è stata perfezionata, è una piattaforma in legno di 20 mq con un albero al centro.
L’isola è un approdo raggiungibile a nuoto o con il kayak dove le persone possono riposarsi, prendere il sole o pescare.
Al momento CPH-Ø1 è ormeggiata a Slusen ma in primavera sarà spostata sulle sponde di Refshaleøen.
All’isola-prototipo CPH-Ø1 ne seguiranno altre nove che avranno funzioni diverse, come ad esempio isole sauna, caffè galleggianti, allevamenti di mitili, aree per il BBQ e per il campeggio.
Durante l’inverno o in occasione di festival ed eventi, le isole possono essere unite fra loro per offrire una superficie più ampia ed essere più facilmente raggiungibili.
Le isole saranno realizzate in un cantiere della darsena Copenhagen prendendo a prestito le tecniche utilizzare per costruire le imbarcazioni in legno.
Il progetto Copenhagen Islands rappresenta una possibile soluzione per restituire alla città le aree ricreative che spariscono a causa della rapida urbanizzazione sulle sponde delle darsene.
Il sistema potrebbe anche dimostrarsi utile nelle zone interessate da un innalzamento del livello del mare che riduce la terra disponibile.
Inoltre le baie e le zone d’acqua urbane potranno essere così utilizzate da tutti e non solo da chi ha fortuna di possedere uno yacht.
Nel passato la lavorazione capitonné ha contraddistinto i divani e le poltrone delle dimore più raffinate.
Questa tecnica artigianale molto ricercata che ebbe origine in Inghilterra consiste nel trapuntare l’imbottitura, normalmente rivestita in pelle, con i bottoni.
Il capitonné anche oggi continua ad essere attuale perché la geometria a rombi creata dalla lavorazione veste bene anche le linee semplici degli arredi moderni.
Ne è un esempio il divano Windsor di Arketipo che si inserisce perfettamente sia in ambienti classici che contemporanei.
In questo divano la struttura con imbottitura capitonné realizzata a mano contrasta con il volume sottile del cuscino appoggiato sulla seduta.
La collezione che include anche pouf e dormeuse è stata recentemente completata da una versione extra-large del divano che misura ben 314 cm.
Con il rivestimento in velluto di colori vivaci il divano Windsor assume un’immagine particolarmente impattante.
Della stessa collezione di Arketipo fa anche parte il letto matrimoniale Windsor Dream con trapuntatura capitonné che prosegue su tutta la struttura, compresa la faccia posteriore della testata.
Grazie a questo dettaglio, il letto può essere posizionato anche in centro stanza.